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I nodi per pescare

Istruzioni per realizzare i principali nodi da pesca che si usano per legare lenza ed esche
Saper effettuare i nodi da pesca in maniera corretta è importante per evitare che il nodo si sciolga quando sollecitato per la trazione di un pesce o per il trauma conseguente ad un lancio.

Ma c'è di più. Il punto della lenza in cui è presente il nodo è potenzialmente un punto di rottura: quando il filo da pesca va in trazione, sul nodo si produce un restringimento che tende a schiacciare il nylon, diminuendone la resistenza rispetto ai tratti di lenza libera.

Un nodo da pesca ben realizzato, grazie ai diversi avvolgimenti, ripartisce la trazione su una certa lunghezza di filo contribuendo a minimizzarne lo schiacciamento e quindi a diminuire il rischio di avere una rottura in quel punto.

Il primo nodo su cui esercitarsi è quello per legare l'amo alla lenza: è un nodo tipico della pesca e occorre imparare a realizzarlo bene e velocemente. Si tratta di un nodo che capiterà di dover realizzare frequentemente, spesso in condizioni disagiate (con poca luce ed in posti impervi).

Abbastanza comune è anche il nodo per legare la lenza ad un occhiello, come nel caso del cucchiaino e della girella.

Infine vi sono nodi più sofisticati come quello per legare i minnow lasciando loro maggior libertà di movimento, quello per legare le mosche alla moschera o le camole alla camolera, il nodo (detto stopper) per fermare il galleggiante scorrevole, il nodo per unire due spezzoni di lenza ed il nodo per legare la lenza al cimino della canna da punta.