Come arrivarci
Il lago di Vico è situato a circa 20 chilometri a sud di Viterbo; si raggiunge dal capoluogo seguendo la statale Cassia Cimina in direzione Caprarola e Ronciglione. Tre chilometri prima di Ronciglione si trova il bivio per raggiungere il lago. Questo è il terzo lago del Lazio per estensione, ma è molto meno profondo (50 m. di profondità massima) degli altri laghi vulcanici. Il lago è limpido ed è circondato da canneti per buona parte del suo perimetro.

Regolamenti
Il lago di Vico è convenzionato con la FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee). In aggiunta a quanto previsto dalla legge regionale vige un regolamento interno che regola giorni ed orari in cui si può pescare, nonchè misure minime e periodi di divieto. Per la pesca con natante occorre richiedere un permesso giornaliero.

Pesca
Sebbene nel lago convivano ciprinidi e predatori, l'interesse dei pescatori in genere si rivolge verso questi ultimi. L'uso della barca aumenta notevolmente le possibilita di cattura, permettendo di ispezionare zone impraticabili dalla riva. Conviene mantenersi a 15-20 metri dal canneto. Per il luccio lo spinning può essere praticato con grossi ondulanti e rotanti con fiocco rosso. Tuttavia la presenza di alghe consiglia di sostituire le ancorette con ami singoli antialga oppure di utilizzare in alternativa esche artificiali antialga o minnow galleggianti (9 cm - 12 cm). Come da regolamento l'azione di pesca deve avvenire con barca ancorata, dalla quale conviene effetture dei lanci a raggiera, sia verso il canneto sia dalla parte opposta in acqua mediamente più profonda (scegliendo in questo caso artificiali più pesanti). L'attacco del luccio è inizialmente violento, poi si lascia trascinare quasi docilmente fino ad rrivare in prossimità della barca quando si scatena con improvvise fughe e/o salti che mettono alla prova l'abilità del pescatore. E' indispensabile avere a bordo un capiente guadino o un raffio. E' possibile catturare a spinning qualche esemplare di persico reale. Tuttavia se si vuole insidiare tale pesce è meglio pescarlo a fondo. L'esca (ad esempio il gamberetto) viene portata sul fondo con un piombo e fatta muovere con movimento di saliscendi per attrarre il persico nascosto tra gli ostacoli. Questo tipo di pesca va praticata tenendo conto che i migliori risultati si ottengono in profondita comprese tra i 10 e i 20 metri.

I pesci
Anguilla, Carassio, Carpa, Cavedano, Coregone, Lasca, Luccio, Persico Reale, Scardola, Tinca