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Pescare a Maggio

Pesca alla Tinca nei laghi
Nella prima parte del mese, prima dell'inizio del periodo di divieto, si può provare a pescare la Tinca che è presente in molti dei laghi laziali come si può verificare nella sezione itinerari. La si può pescare con il galleggiante e una lenza sottile (0,10) con l'amo del 18 innescato a bigattini. Per quanto riguarda la tecnica si può, a secondo dei gusti personali e le caratteristiche del posto, utilizzare la pesca con canna fissa di almeno 7 metri, la pesca con bolognese e mulinello oppure la pesca all'inglese. E' essenziale che l'esca sia presentata sul fondo. E' inoltre necessario provvedere alla pasturazione del posto mediante palle di pastura da fondo, eventualmente mischiate a bigattini.

Pesca alla Carpa con l'inglese
A maggio le acque si sono sufficientemente riscaldate per effettuare la pesca alla carpa, che ora è piuttosto ben disposta ad abboccare. Potremo utilizzare solo la prima metà del mese perchè nel Lazio dopo inizia il periodo di divieto. La pesca all'inglese è una tecnica adatta per insidiare tale pesce in canali ad acque ferme (come il Canale Baccelli), stagni e piccoli laghi (come il Lago di Giulianello) ed eventualmente carpodromi. Insomma la pesca della carpa all'inglese va effettuata in specchi d'acqua ferma con profondità non superiore ai tre metri. Per esca va benissimo il comune bigattino, oppure il chicco di mais. L'amo può essere del 18 o più grande in caso di mais. Occorre pasturare e pescare sul fondo. Pescando con il bigattino oltre alla carpa si possono prendere anche gli altri ciprinidi.

Legering
A maggio continua il il periodo primaverile adatto al legering da effettuare in qualsiasi corso d'acqua con corrente e anche nei grandi fiumi come il Tevere per pescare barbi e ciprinidi. Puntando soprattutto al barbo è bene utilizzare il bigattino come esca e per pasturare (occorre quindi usare un pasturatore chiuso). Altrimenti si può pasturare con sfarinati da fondo mescolati agli stessi bigattini (in questo caso usare un pasturatore aperto). Il mulinello va caricato con uno 0,16 affondante, la lenza può essere dello 0,10 (o 0,12 in caso di pesci di grande taglia). E' da tener presente che per pescare a maggio barbi e cavedani avremo tempo solo nella prima metà del mese: il 15 inizia infatti il periodo di divieto.

Pesca a passata
In alternativa al legering, i primi 15 giorni di maggio sono adatti per insidiare i vari ciprinidi con la classica pesca a passata ovvero con canna bolognese, pagliette e bigattini, filo dello 0,12, finale dello 0,08 - 010, amo n. 18. In questo caso è bene aver individuato il luogo adatto perchè, a differenza di quanto avviene per il legering, non tutti i corsi d'acqua del Lazio hanno posti adatti alla pesca a passata classica, quella da effettuare pescando in una lama nella corrente centrale. E' opportuno iniziare a pescare nelle prime ore del mattino, subito dopo l'alba.

Spinning ai Cavedani di lago
In primavera avanzata il cavedano di lago perde parte della propria diffidenza e si può insidiarlo con lo spinning leggero, andandolo a cercare in posti riparati dal vento con particolare attenzione alle piccole spiaggie di ghiaia e ai posti dove sulla riva del lago si affacciano alberi e cespugli. In generale la presenza di piccoli banchi di alborelle che increspano la superficie è indizio della presenza di cavedani in caccia. Come esca si utilizzano dei minnow galleggianti di dimensioni comprese tra i 5 e i 9 centimetri che simulano bene i piccoli pesci preda oggetto degli attacchi del nostro predatore. Si può scegliere la dimensione in funzione del comportamento del cavedano, preferendo una lunghezza maggiore quando il pesce mostra aggressività e buona propensione ad attaccare; se invece i cavedani appaiono svogliati ed inseguono il minnow senza attaccarlo, conviene utilizzare l’artificiale di 5 centimetri anche se con questo si otterranno lanci più corti. L’azione di pesca prevede di effettuare il lancio e iniziare a recuperare con dei piccoli strappi a cimino alto; il minnow deve rimanere a galla e avanzare in maniera continua, senza mai fermarsi, scondinzolando lentamente e alternando ondeggiamenti a scarti laterali. Una volta pescato in un punto conviene lanciare da un’altra parte perché raramente un secondo lancio ripetuto nello stesso posto può generare un’abboccata. L’attrezzatura deve essere quella da spinning leggero: la canna deve essere in grado di lanciare esche di pochi grammi quali sono i minnow galleggianti, allo stesso tempo però l’azione del cimino deve essere abbastanza rigida, rapida e sensibile; il mulinello deve essere leggero (max 250 grammi) e soprattutto veloce (almeno 70 cm di filo ritirato per giro di manovella); il filo il più sottile possibile per facilitare i lanci e vincere la diffidenza del cavedano; l’ideale se non vi è il problema di incagli sarebbe lo 0,16 altrimenti lo 0,18 (o al massimo lo 0,20); il colore del filo deve essere trasparente in maniera da mimetizzarsi il più possibile in superficie.